'La follia è la cura', la provocatoria frase è l'affermazione del registra teatrale Sandro Garzella , che da diverso tempo porta avanti un progetto di ricerca artistica contro lo stigma sociale. Per abbattere i pregiudizi nei confronti della malattia mentale e far giungere il messaggio a un pubblico più ampio, lo spettacolo teatrale 'Nelle mani di un pazzo sottovuoto show' è diventato così un'installazione video, presentata per la prima volta a Siena e pensata e realizzata da Fondazione Toscana Spettacolo e da La città del Teatro di Cascina in provincia di Pisa. In scena Ivano Liberati e Marco Selmi, utenti storici di un percorso di salute mentale dell'Asl 5 di Pisa. Testo e immagini sono un collage di frammenti delle esperienze di laboratorio teatrale in cui gli utenti del servizio psichiatrico sono stati invitati a esprimere i propri vissuti. La malattia, invece di essere negata, diviene così motivo scatenante di invenzione artistica. I sintomi, attraverso il gioco e l'esercizio della fantasia, evolvono in maschere e personaggi teatrali efficaci, talvolta capaci di sorprendere per la loro essenza quasi surreale. Negli anni il metodo teatrale chiamato 'Gioco del sintomo' , con l'opportuna supervisione di esperti del campo medico, è divenuto insomma ricerca artistica, utile per i pazienti e anche per gli stessi artisti. Per gentile concessione Città Digitali Srl. A cura di Manuela Mattei.
Realizzazione tecnica Manuela Mattei, Marco Stefanini.
Nessun commento:
Posta un commento
Scrivete i vostri commenti