Marina di Pisa


 
Bocca d’Arno tra passato e futuro

La marina di Pisa narrata da un vero marinese

Il primo appuntamento del nostro progetto ci ha portati a Marina di Pisa, il mare di noi pisani su cui però ci siamo accorti di sapere poco. Per approfondire la storia e conoscere il futuro di questa località siamo andati quindi al circolo Arci Il Fortino per intervistare il suo presidente Fabiano Corsini, marinese D.O.C. nonché autore di diversi libri sul tema, che ci ha gentilmente dedicato un po’ del suo tempo per narrarci della sua Marina, di quello che fu e quello che sarà.



Il porto turistico

Il porto turistico di Marina di Pisa nasce a partire dal 2007, quando viene fatto saltare in aria quello che rimaneva dei vecchi stabilimenti della Motofides, ormai abbandonati da tempo. Inizialmente c’erano grandi aspettative per questo progetto, anche da parte dei Marinesi, che vi vedevano una possibilità economica e un ritorno di Marina a protagonista del turismo balneare. Col passare degli anni queste aspettative sono state un po’ deluse: anche se da un certo punto di vista il porto è senz’altro meglio dei ruderi precedenti, allo stesso tempo la sua presenza sembra non aver creato quell’indotto sperato e quel ritorno virtuoso d'immagine e di frequentazione che Marina auspicava; inoltre gli abitanti si pongono un interrogativo, anzi, più di uno a dire il vero: quando finiranno questi lavori? Come sarà completata l’opera, specie nella zona davanti al porto? Che fine farà Villa Romboli, uno dei villini liberty che testimonia l’epoca di splendore di Marina? Quale impatto avrà quest’operazione sull’ecosistema e sull’ambiente naturale tanto decantato da D’Annunzio e già oggi a rischio?

A queste domande per ora non c’è una risposta certa; vedremo col tempo in cosa si evolverà il progetto.


Il trammino 

La storia del trammino di Marina nasce a fine Ottocento quando, parallelamente al collegamento via acqua svolto da un battello a vapore, venne costruita una linea tranviaria per collegare Pisa alla sua Marina. Inizialmente a vapore, il trammino divenne elettrico nel ventennio fascista, servendo tutto il litorale fino a Livorno.

Cosa rimane oggi di questo mezzo di trasporto a cui i pisani sono così affezionati? Una delle storiche locomotive, la Dante Alighieri, è oggi esposta in piazza Gorgona; rimangono poi le stazioncine di Marina e di Tirrenia costruite in un delizioso stile eclettico e il vecchio tracciato del tram, che è stato recentemente riconvertito in pista ciclabile.


Un’idea, auspicata anche dai marinesi, sarebbe quella di ripristinare la linea ferroviaria e il servizio di collegamento tra Pisa e il litorale proprio tramite un nuovo, moderno trammino, ma nonostante se ne parli tanto non si vede una vera volontà di procedere con i fatti. Forse non si vede il ritorno economico necessario per provvedere alla manutenzione del servizio una volta realizzato?

La pesca, i retoni e il buon cibo

Ma la vera attività storica e tradizionale di Marina è la pesca: orate, triglie, scorfani, ma soprattutto le arselle, protagoniste anche del piatto tipico per eccellenza di Marina, gli spaghetti sulle arselle. Quale pisano non conosce l’espressione con cui si accolgono i ritardatari: “Cosa c’avevi a pranzo, le arselle?!”

Oggi forse la pesca è meno praticata, ma rimangono i caratteristici retoni di Bocca d’Arno, delle specie di palafitte con delle grosse reti che venivano calate in acqua proprio per la pesca.

Il pesce e le arselle sono protagonisti anche di Marina Slow, una manifestazione dedicata al cibo e ai prodotti locali; inoltre il circolo Il Fortino organizza spesso serate mangerecce a base di pesce, come le famose cacciuccate.



L’intervista integrale a Fabiano Corsini

Nessun commento:

Posta un commento

Scrivete i vostri commenti

Dove ci trovate