venerdì 31 dicembre 2010

giovedì 30 dicembre 2010

Il nostro intervento a "LA ZANZARA" su Radio24

Ieri sera è stata una grandissima occasione per tutti noi per portare la nostra esperienza a livello nazionale grazie alla trasmissione "la zanzara",
Un grazie particolare ad Alessio Maurizi e a tutta la redazione di Radio24



IL MEGLIO DEL 2010

Domani 31 dicembre alle ore 10:00 andremo in onda con una puntata speciale sul meglio del 2010 di collegamenti. Ascoltateci numerosi

martedì 28 dicembre 2010

sabato 18 dicembre 2010

(2 stagione) Puntata 10 del 17 dicembre 2010

Il Natale si sta avvicinando. Si parla dei regali che rendono ancora più importante questa festa. Di come viene festeggiato. Si sono scelte due canzoni in tema natalizio. E la puntata è brevemente interrotta da un collegamento per l’aggiornamento sulla nevicata in corso. Gli auguri dalla redazione a tutti gli ascoltatori.



venerdì 10 dicembre 2010

Intervista a Margherita Hack

Durante la puntata di oggi abbiamo intervistato l'Astrofisica Margherita Hack, non c'è che dire che la nostra emozione era alle stelle. Potete riascoltare l'intera intervista cliccando sul player qui sotto

(2 stagione) Puntata 09 del 10 dicembre 2010

Una puntata spaziale, sia per gli argomenti trattati sia per l’emozione che ci ha dato il potere intervistare Margherita Hack. L’astrofisica ha risposto ai nostri dubbi sull’Universo astronomico ma anche sull’Universo religioso e politico. La sua preparazione scientifica ci ha ulteriormente affascinato nel corso dell’intervista, che forse sarebbe durata ancora di più se non avessimo avuto dei limiti di tempo.



sabato 4 dicembre 2010

VENERDI' INTERVISTA A MARGHERITA HACK

VENERDI' PROSSIMO 10 DICEMBRE INTERVISTEREMO L'ASTROFISICA MARGHERITA HACK

SEGUITECI SULLE FREQUENZE DI PUNTO RADIO (91.1 - 91.6) O DIRETTAMENTE DA QUESTO BLOG

venerdì 3 dicembre 2010

Lo spazio di Silvia 6 (3 dicembre 2010)

Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi. E credo avesse ragione Eistein. Non c’è un limite,non c’è mai nessuna conquista durevole del buonsenso  a danno pregiudizi ne mai,nel mio piccolo,ho visto merito e giustizia vincere. Non ci sono parole standard e alla fine la ragione è degli stupidi tanto quanto di chi non ne ha: non importa se hai oggettivamente ragione,ti chiederanno di dimostrarla e farai fatica,e soprattutto non te la daranno. Tante persone parlano bene,ma una buona conoscenza della grammatica italiana,credo non possa sostituire o cambiare una persona,credo che chi parla bene non abbia sempre la fortuna di avere davanti uno stupido. L’unita di misura della stupidità non credo esista e probabilmente sarebbe inutile,e crearla sarebbe tempo dedicato,sprecato e aggiunto alla già innumerevole quantità che ce n’è in giro.
Tutti hanno delle opinoni e sono tutti straordinariamente convinti della loro validità,ma conosco gente capace di vendere i capelli della Barbie per oro in tessuto,persone che non ti guardano in faccia perché convinti di essere superiori,che non ti conoscono eppure ti giudicano,persone omologate tutte con la stessa uniforme ‘figa’. Già da adamo e Eva la maggioranza ha avuto molto importanza e,per quanto mi riguarda avrei pagato per essere nata stupida,se solo avessi saputo a cosa andavo in contro. Sono una persona estremamente insoddisfatta,ipercritica,mi rendo conto per la vita che ho avuto,merito della sofferenza,di quanti pregiudizi e di quanta cattiveria può arrivare ad avere la gente,dell’egoismo e della voglia di possedere sempre di piu a danno degli altri; sento persone lamentarsi delle cose più stupide come non avere la macchina stasera per uscire e farne una questione di vita o prendersela con qualcuno perché non ha la tua stessa idea,su una cosa veramente banale o superflua. Come ci sono persone che  ti sfidano ogni giorno cercando di metterti in difficoltà e che di fronte all’evidenza negano o,forse peggio,cambiano idea,chi usa parole senza un peso e chi acolta solo il suo orgoglio.
C’è chi ha paura di essere diverso e di dover battersi per essere ascoltato,chi teme il giudizio e chi non sa essere cinico,e c’è piu di un punto a favore di chi è nato sciocco e ride di tutte le cose,all faccia di  chi invece intuisce e capisce un problema per poi sopravvivere a quello.Chi parla senza sapere e parla senza pensare,che se ne frega e ragiona senza tener di conto i ragionamenti degli altri.
La stupidà tiene cattedra e spesso ho l'impressione che sia uno stile di vita,una corrente da seguire e delle poche certezze della vita.
Della serie: ‘’Trova l’intruso’’.

(2 stagione) Puntata 08 del 3 dicembre 2010

E’ la terza puntata di una serie sul tema “L’Universo”. Si intervista un esperto che lavora a Virgo. Un’antenna interferometrica situata nelle vicinanze di Cascina, che ha una importanza notevole nel panorama delle apparecchiature per lo studio dell’Universo, in particolare delle onde gravitazionali. E’ una puntata a carattere scientifico, ma spiegata con termini semplici e facilmente comprensibili anche da chi non è grande esperto del settore.



venerdì 26 novembre 2010

(2 stagione) Puntata 07 del 26 novembre 2010

Forse la redazione di “Collegamenti” si è spinta oltre ai limiti di un Universo ancora da esplorare e capire, quello di personaggi famosi come Margherita Hack. La quale aveva accettato di farsi intervistare telefonicamente, ma in diretta non ha risposto alla nostra chiamata. Mentre si ripetono i tentativi della regia di stabilire un contatto, si improvvisa un dialogo su quello che si voleva chiedere alla famosa astrofisica. Si parla tramite conoscenza personale di buchi neri e altri misteri cosmici, di big-bang e asteroidi e, infine, del progetto Virgo che studia le onde gravitazionali e ha sede nelle campagne cascinesi.



INTERVISTA A MARGHERITA HACK

Gentili Amici, putroppo per un problema tecnico l'intervista all'Astrofisica Margherita Hack che doveva andare in onda stamani è stata posticipata il 10 dicembre.
Ci scusiamo con tutti voi

lunedì 22 novembre 2010

VENERDI' INTERVISTA A MARGHERITA HACK

VENERDI' PROSSIMO 26 NOVEMBRE INTERVISTEREMO L'ASTROFISICA MARGHERITA HACK

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L'INTERVISTA A M. HACK E' STATA POSTICIPATA AL 10 DICEMBRE

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venerdì 19 novembre 2010

(2 stagione) Puntata 06 del 19 novembre 2010

La lettura di un brano scritto da Silvia, fa da apertura alla puntata. Segue un dibattito in studio sul tema: l’Universo. Ognuno dice liberamente quello che pensa sull’argomento. Interviene anche Dario, studente dell’Istituto Pesenti. Si conclude con la lettura di una poesia attinente al tema del giorno. E, infine, dando notizia di una festa.



Lo spazio di Silvia 5 (19 novembre 2010)

Nella notte affacciata alla finestra, con gli occhi aperti per vedere il buio, tocco tutte quelle cose che di giorno si nascondono. Mi soffermo, e ci sono i ricordi, le memorie, libri già scritti dall’esperienza, i biglietti d’auguri per il compleanno, come le carte da gioco con gli angoli consumati … Sento il sapore di una sigaretta viziata di sonnambulismo che fuma nell’aria gelida delle cinque del mattino. Ci sono scarpe passate di moda, barattoli di zucchero finiti e bottiglie d’acqua bevute; sguardi mai incrociati. Detersivi lasciati aperti, il rumore sordo di una porta che sbatte; arriva un messaggio alle dieci di domenica sera. Ci sono persone, e bagni senza specchio, ci sono acidi e inchiostri neri con le loro lamentele in un’agenda. C’è odore di pelle bruciata e una lettera in un cestino, c’è una bimba con la testa china che si brucia implorando una stella di farla salire. Ci sono meteore che non sono soltanto passate perché sulla spalla sento il respiro di un livido, effetto della collisione, ci sono pensieri in fila che girano e che si mordono la coda cercando il sole di una buona ragione per decidere di restare,e sopravvivere.
C’è il nero di una rabbia autentica, che fa da sfondo alla somma di me stessa, del potenziale di quello che sono e che ho, diviso per la vita. Si chiama Universo, forse, e allora le stelle sono tanti piccoli chiodini ai quali mi appendo disperata per restare impressa in quella foto un po’ bianca e un po’ nera. Finché non sceglierò di guardarla e di vedere una cosa enormemente importante parlare di me.
Mi slancio di scatto verso un buon vino rosso, anche se ogni volta che mi affaccio ho le ciabatte, e l’aria di chi non vuole correre, ma fermarsi a riflettere.
Un buon sessanta per cento di quello che c’è in me, sono punti interrogativi e la presenza di un umano che domanda al saggio, ogni circa diciotto secondi circa. E anche se, con tutta certezza, non c’è una risposta ad ogni domanda, e talvolta per una singola domanda ci possiamo permettere il lusso sfrenato di avere risposte multiple, ho ancora la certezza di essere lì, incredula di fronte all’amore e anoressica di giudizi positivi, nel mio universo. E in equilibrio su un foglio, tra quadrettini bianchi e parole di inchiostro nero.
Da quando ero scivolata sulla buccia di mela, la moda riserva modelli di versi diversi e ognuno ha reazione per ogni diverso su fumo. Ciascuno è atipico e a tratti conformista e per certi versi reazionario. Ognuno con una coscienza di sé diversa in tasca.

venerdì 12 novembre 2010

(2 stagione) Puntata 05 del 12 novembre 2010

Al ritorno da un viaggio a Roma, dove si è svolta una conferenza sulla malattia mentale, la redazione decide di far conoscere al pubblico la storia personale di ciascuno, vissuta partecipando al progetto radio. Ci si collega poi con un’altra radio, legata alla salute mentale,  che ha sede all’Aquila. I pezzi musicali ascoltati sono di un gruppo musicale dell’Aquila presente alla conferenza.



giovedì 11 novembre 2010

RINGRAZIAMENTI

CHI E' PASSATO PER LA NOSTRA REDAZIONE:

STEFANO BAUER, ROSARIA CALABRITTO, FRANCESCO PANCANTI, GIUSY CHIARAMONTE, DESIREE, MARCO BOLOGNESI

DALLA SCUOLA PESENTI DI CASCINA RINGRAZIAMO: 

DARIO, CHIARA, FILIPPO, MATTEO, ARIANNA, MICHELA, STEFANIA GIGLI

EDUCATORI DI PONTEDERA:

CHRISTIAN, PIERLUIGI E MARINA

A CHI CI SUPPORTA E CI ACCOMPAGNA NELLE VARIE TAPPE DI RIFLESSIONE: 

DARIO CAPONE, DONATELLA GUIDI, RITA ROCCA, GIOVANNI PARDI, PAOLO CANTOLESI, SANDRO GARZELLA, FABRIZIO CASSANELLI

I NOSTRI FAN'S ACCANITI: 

MICHELA, FRANCESCA, MELANIA, LUCIA, CINZIA E SERGIO DALL'ARGENTINA

E INFINE UN SALUTO GRANDE, AFFETTUOSO A... 

...LUCA DONI CHE CI SUPPORTA, SOPPORTA E CI ACCOGLIE DANDOCI LA POSSIBILITA' DI CRESCERE E DI FLUIRE NELL'ETERE

UN SALUTO PARTICOLARE VA A VALENTINA: TI ASPETTIAMO PRESTO DI NUOVO CON NOI!!!



Attimo di Relax a Roma

venerdì 29 ottobre 2010

LA PROSSIMA SETTIMANA NON ANDREMO IN ONDA

L'APPUNTAMENTO E' PER VENERDì 12 NOVEMBRE

(2 stagione) Puntata 04 del 29 ottobre 2010

La puntata prende spunto dalla partecipazione come uditori ad una conferenza tenutasi a Volterra, riguardante l’uso della voce nella terapia riabilitativa,in particolare, nel caso di disagio psichico. Si apre quindi con una discussione sul significato della voce per ognuno, per ogni singola esperienza di vita dei partecipanti alla chiacchierata, tra i quali anche un alunno dell’Istituto Pesenti. Si arricchisce la puntata grazie a due interviste realizzate proprio durante il convegno. Un’intervista al cantante Diego Caravano, del gruppo “Neri per caso”, che parla della sua esperienza riguardo all’argomento voce. Una seconda intervista fatta ad una educatrice (Michela Falorni) che si occupa di seguire le lezioni di canto corale fatte nell’ambito della Salute Mentale di Volterra. Anche in questa puntata Silvia partecipa con una sua riflessione personale sull’argomento.



Lo spazio di Silvia 4 (29 ottobre 2010)

E’ facile barattare tre minuti delle mie sere con un briciolo di comprensione, mi basta ricordare di caricare il mio iPod. E’ un compromesso con me stessa, un buon compromesso efficace nel sentirmi meno peggio. Premere “ ricerca” e poi il tasto play è dannatamente più facile e veloce, e sono sincera con me stessa: qualcuno canta emozioni e io mi emoziono di ricordi e rimpianti.
La verità è che la voce mi frega, è un coltello con cui metà di me ha deciso di punire l’altra metà. Senza nessun criterio, né coraggio, senza beneficio del dubbio sulla qualità delle mie idee, né croste di comprensione.
Per comunicare scrivo, scrivo di me e della mia insoddisfazione, chi se ne frega se uso una penna nera, blu, o gialla, il significato sta nella sostanza, nelle righe che scorrono e che spesso sembrano già nell’inchiostro di una penna. Nessuno mi controbatte, e scivolo giù fino al punto, sicura ma non troppo leggera. Le mani sudano ma c’è un che di gagliardo in me.
Chi vince in amore, chi si arrabbia con la vita, chi critica o chi approva, chi vive dentro un ricordo e chi vive punto, chi parla di sé o del pezzetto che di sé ha un altro, chi è felice o chi è stufo, la musica mi parla e mi capisce, mi dà la possibilità di scegliere la stessa emozione trenta volte, al volume che voglio, e senza aver mai sbagliato.
Qualche ricordo fa scrissi una lettera vera, pesante e forse innamorata, scrissi di qualcosa che probabilmente non mi avevano mai presentato, né avevo mai conosciuto, sembrava il testo di una canzone, volle che a leggerla fossi io, a ogni capoverso moriva un pezzetto di me. Ma aveva capito: aveva centrato il punto e stava strangolando quel nervo. E poi Freddy mi urlava nelle orecchie “ Show must go on”.
Mia madre mi regalò un CD, la mattina di uno dei giorni più massacranti di sempre. Mi sentivo in quel fosso di cui parlava De André, e  quella mattina in un gesto aveva detto tutto e per due anni di chilometri lontano mi parlava tutte le sere.
Ho urlato dal giorno in cui mi sono conosciuta, ho faticato a controbattere e facile era legare la rabbia, e dominare i silenzi incompresi e giustificati solo da una flebo.
Sono il boss dell’autocritica e sparo a zero su me stessa a perdigiorno, questione di autostima mi ripetono e mi dico.
La voce chiede ascolto e chiede di essere capita, ma è l’ennesima domanda sul filo di una risposta in stand-by.
E scrivo del solito urlo di equilibrio.

giovedì 28 ottobre 2010

venerdì 22 ottobre 2010

(2 stagione) Puntata 03 del 22 ottobre 2010

Per dare voce alle proteste nei confronti di chi considera la formazione alla pari di una cosa e non un diritto, la redazione ha deciso di portare alla luce la propria esperienza. Silvia parla ancora di sé nello spazio a lei dedicato. Si raccontano, quindi, le proprie storie, con tutti i problemi affrontati negli anni scolastici, proprio ad evidenziare come più che tagli la scuola abbia bisogno di vere riforme, e che forse queste non basteranno mai per rendere la scuola giusta per ogni persona, a seconda delle esigenze di ciascuno.



Lo spazio di Silvia 3 (22 ottobre 2010)

Una sigaretta che fuma, la testa che trasuda pensieri e un polso che ogni volta che si rompe vuole riaggiustarsi, un filtro da spegnere, un foglio bagnato, un’autostima insoddisfatta, come se non fosse accaduto nulla. L’altra sera guardavo un film greco: uno di quelli carini che fanno riflettere e che, a volte, seppure a memoria rispondono ai miei dubbi. Il nonno di Fanis ha ragione: le cose importanti non si vivono ma sappiamo che ci sono, sono nella tua stanza e danno sapore alla tua vita come il sale nel cibo. Ma l’uomo è fatto per non accontentarsi e pretendere per superare limiti e guadagnare vizi, per essere migliore di altri. Vuole vincere i confronti, crescere per competizione, ignorante cerca risposte, le cerca nelle relazioni con gli altri. Nei pianti di un compagno di banco cerca un sorriso, nella borsa di un’altra un portafoglio e uno specchietto. Nella fatica e nell’impegno, di chissà chi, il suo guadagno e la conferma di avere una vita da sogno. L’uomo dipende dagli altri, da una addizione di scelte relative che passando da lui trovano la somma e un numero positivo o negativo. L’obiettivo successivo è aggiungere lo zero e cifre atomiche e copiare la stessa cifra su un assegno per auto convincersi che conta e il conto è giusto. Ma le unità di misura si adeguano in base a chi misura e spesso cifre tonde in centimetri diventano millimetri con le virgole. Così è la tua vita. Un momento in cui ti chiedi troppe cose, dove ogni giorno i vostri telegiornali, il prezzo della corsa del Cpt e il parcheggio della macchina, la benzina e le tasse universitarie, la reputazione di idiota o il deficit di un cognome aumentano. Mentre gli stimoli ad interessarsi e a capire il coraggio di dire no diventano tutti standard complicati e in netta minoranza. Dopo tanti conti arrivi a due domande: dove è la logica, cosa è la logica. Non so quale delle due domande avrebbe la risposta alla gallina o l’uovo, né per logica quale sia la prima. Ma non importa. Mangia un uovo o la gallina indifferentemente. Il tuo compito è sopravvivere.

venerdì 15 ottobre 2010

Intervista a Massimo Mario Augello (Nuovo Rettore dell'Università di Pisa)

Punto Radio ha intervistato il nuovo rettore dell'Università di Pisa, il dott. Massimo Mario Augello a riguardo delle proteste universitarie sulla legge Gelmini.

(2 stagione) Puntata 02 del 15 ottobre 2010

Considerata l’attualità del problema scuola, che nel periodo in cui va in onda la trasmissione vede la presenza di molte manifestazioni di protesta, si decide di intervistare una sindacalista CGIL. La quale, grazie alla sua esperienza nel settore, riesce a far conoscere agli ascoltatori i punti critici delle riforme. All’inizio si parte con una riflessione personale di Silvia.



Lo spazio di Silvia 2 (15 ottobre 2010)

A settembre mi sono trovata davanti a un bivio del tipo: lasci o raddoppi?
In conclusione ho raddoppiato la rabbia delle mie solite risposte. Il serale è una grande opportunità, è strada persa per volontà o eventi, che però percorrere dovrebbe essere o certezza o giusto compromesso. Ma in tanti protestiamo per i tagli ad un diritto. Ho la promozione al terzo anno superiore, un triennio che chiede impegno e quel maledetto pezzo di carta diventato condizione non sufficiente. Ma ottimo bisogno per il futuro.
L’unico serale su Pisa e provincia che posso frequentare è l’economico aziendale, no ragioneria, no altri istituti. Leggendo sul Tirreno un articolo di presentazione di un corso serale per “dirigente di comunità” organizzato dal sindacato Cisl, ho continuato a sperare, arrabbiata di poter solo scendere a compromessi, di dover scegliere il mio meglio solo dopo altre leggi, altri vagli.
Sono stati tagliati i fondi per l’istruzione ma ci lamentiamo di ignoranti e incompetenti. La scuola è un diritto non garantito.
Ma non è un optional, e ho l’impressione che sia una scalata personale verso la selezione.
Sono curiosa e intuitiva, cerco i miei limiti sfidando i kg di problemi al giorno, fatico a premiare me stessa e divoro il cuscino con dubbi e stimoli per crescere e fare sempre meglio.
Mi piace studiare, mi piace sapere e odio rimanere indietro, vorrei esser Benjamin Button, il più delle volte, quindi vecchia e saggia per capire, per consolarmi e farmi bastare mezzo bicchiere d’acqua pieno.
Mi immagino da grande e vorrei vivere per come mi immagino. Sono nata con dei diritti ma prima come adesso ne sto ancora cercando un’ombra. E ho paura per me e per quello che mi sta intorno, per tutto quello che noto condizionare. La mia vita perché senza né basi né fondamentali certezze chiunque ha paura. Devo trovare un coraggio ingiusto e stare attentissima al terreno sotto ai piedi…ma tutto questo è minoranza…
Dunque per logica conseguenza sbagliato?



giovedì 14 ottobre 2010

Appuntamento venerdì 15 ottobre alle ore 10:00

Domani la seconda puntata della seconda stagione di collega-menti, sempre sulle frequenze di Punto radio (91.1 - 91.6) o in videostreaming su questo blog alle ore 10:00

venerdì 8 ottobre 2010

(2 stagione) Puntata 01 dell'8 ottobre 2010

E’ la prima puntata della seconda serie di “Collegamenti”. Si parla di vacanze dei componenti della redazione. E dato che durante la riunione prima della puntata era uscita fuori una notizia che aveva colpito l’attenzione, si decide di farla conoscere anche agli ascoltatori. Poi si approfondisce la notizia con una intervista. Essendo stata avvistata una balena, si intervista un’associazione che ha il ruolo di vigilare sui cetacei.
Silvia partecipa con la lettura di un suo testo di riflessione.



Lo spazio di Silvia 1 (8 ottobre 2010)

Ti diranno che sei giusto, forse perché conviene a loro. Ti diranno il relativo pensando l’assoluto è con questa frase che da quattro anni chiudo con la firma gli anni estivi scordando il senso di ogni estate. L’estate è l’emozione più triste di un anno soprattutto per chi ha più di mille catene. Sono giornate senza obiettivi, né stimoli; sono paure e coraggio inquieto, ma solo nei giorni pari. Sono persone che diventano sfide autunnali, esistono senza filtro. Fumo negli occhi che disegna strani contorni e nascono nuovi perché. Domanda senza risposta o l’ennesimo perché a cui dimentico anche l’accento ormai. Aspetto l’autunno e le sue foglie, il freddo e la voglia lunga un anno, ma ora giustificata da affetto e protezione. Le luci nelle case, che si accendono, perché c’è qualcuno in cucina che vuole vedere. Il sabato pomeriggio che non arriva mai e che vale l’impegno di una settimana lunga e bagnata. La pioggia che nasconde le lacrime e quel sole di un martedì mattina libero, quando la sveglia neanche suona. I calzini dentro al letto e i mostri sono sconfitti. Aspetto questo, anche se so che il freddo non è l’autunno fuori, ma il peso dei maglioni che porto dentro. Mentre la pancia cresce e perdo i bottoni. Aspetto di abbracciarmi con la scusa del freddo e dirmi che quello che volevo è arrivato. Ma non è il nome di una stagione che risolve l’enigma dentro di noi né un quiz, né una sfida a premi, non un cruciverba o una tabella che chiede numeri per avere una logica. Non c’è granché logica anche se chiamano problemi i nomi di una giornata. Forse è matematica analitica e numeri reali, economia aziendale e conti in rosso.Autunno, penso sia solo un sogno in un cassetto. Voglia e determinazione di chi ha sempre caldo o chi aspetta il freddo, di chi appare perbenista e nasconde abilmente il conformismo. Di chi da buon cinico traveste il mondo con le sue regole e crea parole standard per sentirsi protetto al di là di una linea. Tenendo tra le dita il suo gessetto. Ma le foglie gialle hanno qualcosa di me, non mi resta che tracciare una linea e aspettare che cadano. So già da quale parte essere ma solo gli stupidi sono convinti di avere ragione e non aspettano conferma.

giovedì 7 ottobre 2010

Appuntamento domani 8 ottobre alle ore 10:00

Domani inizia la seconda stagione di collega-menti, sempre sulle frequenze di Punto radio (91.1 - 91.6) o in videostreaming su questo blog ma attenzione questa nuova stagione andrà in onda alle ore 10:00 Vi aspettiamo numerosi :)

venerdì 18 giugno 2010

(1 stagione) Puntata 27 del 18 giugno 2010

Il tema centrale ruota intorno al significato di identità. Si propone un’intervista fatta ad un appartenente alla associazione dei desaparecidos dell’Argentina. Si porta a conoscenza degli ascoltatori di come molte persone hanno perso la loro identità durante la dittatura in Argentina. E di come ci sia un’associazione che cerca di ritrovare i figli dei desaparecidos, a volte affidati ad altre famiglie e che le nonne ancora in vita vogliono ritrovare.
Segue la presentazione di una conferenza di Trieste alla quale i componenti della redazione parteciperanno, essendo un raduno di tutte le radio che sono nate nell’ambito della Salute Mentale



venerdì 11 giugno 2010

(1 stagione) Puntata 26 del 11 giugno 2010

Nel tempo della tecnologia, non poteva mancare una puntata dedicata ai computer ed Internet. I componenti della redazione discutono sulla loro esperienza avuta con questo potente mezzo tecnologico. Si cerca di capire come possano nascere delle dipendenze dall’uso del computer, intervistando il Dott. Giuseppe Zanda, che ha lavorato per il SERT.



sabato 5 giugno 2010

(1 stagione) Puntata 25 del 4 giugno 2010

Il tema centrale della puntata è la Primavera. Si leggono alcune poesie che ricordano la Primavera, di Alda Merini. Si porta poi l’attenzione sulle conseguenze della Primavera sulla psiche, grazie all’intervista ad un dottore del Dipartimento di Salute Mentale di S. Frediano.



venerdì 21 maggio 2010

(1 stagione) Puntata 24 del 21 maggio 2010

Sulla scia della puntata precedente si continua a parlare della legge 180, con un approfondimento. E con un’intervista al dott. Annibale Fanali, che mette a disposizione la sua esperienza per chiarire quali sarebbero le conseguenze delle variazioni alla legge. Le canzoni sono scelte con un occhio di riguardo al tema trattato.



venerdì 14 maggio 2010

(1 stagione) Puntata 23 del 14 maggio 2010

Si continua a parlare di giovani. In questa puntata si fa conoscere il centro sociale di Pisa “Rebeldia”, tramite un’intervista. E poi si porta a conoscenza una proposta di legge, che voleva modificare la famosa legge 180. Si propongono delle riflessioni fatte a proposito dalla redazione di “Collegamenti”.



venerdì 7 maggio 2010

(1 stagione) Puntata 22 del 7 maggio 2010

Grazie alla ricerca fatta sulle proposte della regione per i giovani, siamo venuti a conoscenza di varie iniziative, delle quali si offrono due interviste in questa puntata. Le musiche sono gentilmente scelte da Luca



mercoledì 5 maggio 2010

Basaglia piace solo in TV?

E’IN DISCUSSIONE UN PROGETTO DI LEGGE PER MODIFICARE LA LEGGE 180 E LA PSICHIATRIA ITALIANA
Nel silenzio generale, in questi giorni è in calendario alla Commissione Affari Sociali della Camera un progetto di legge che, se approvato, cambierà in modo drastico la psichiatria italiana.
Come utenti dei servizi psichiatrici e come familiari, siamo molto preoccupati.
Tre punti , in particolare, ci allarmano.
  1. L’articolo 11 (Ciccioli C. 2065) intende introdurre il TSOP, Trattamento Sanitario Obbligatorio Prolungato. Se passa questo progetto, sarà (di nuovo) possibile rinchiudere per 6 mesi, rinnovabili per altri 6 mesi, rinnovabili per altri 6 mesi… una persona che rifiuti le cure, per “curarla e riabilitarla”. I luoghi di queste cure possono essere istituti privati. Si tratta di una noma in totale contrasto con il principio che anima la legge 180
    “11. È istituito il trattamento sanitario prolungato (TSOP) senza consenso, finalizzato al ricovero di pazienti che necessitano di cure obbligatorie per tempi prolungati in strutture diverse da quelle previste per i pazienti che versano in fase di acuzie, nonché ad avviare gli stessi pazienti a un percorso terapeutico-riabilitativo di tipo prolungato. Il TSOP ha una durata di sei mesi e può essere interrotto o ripetuto. Il TSOP è un progetto terapeutico prolungato, formulato dallo psichiatra del DSM in forma scritta, nel quale sono motivate le scelte terapeutiche vincolate e non accettate dal paziente a causa della sua patologia. Il TSOP è disposto dal sindaco entro quarantotto ore dalla trasmissione del progetto da parte dei DSM ed è approvato dal giudice tutelare.
    Il TSOP è finalizzato alla possibilità di vincolare il paziente al rispetto di alcuni princìpi terapeutici quali, l’accettazione delle cure e la permanenza nelle comunità accreditate….” (Disposizioni in materia di assistenza psichiatrica. Ciccioli C. 2065 )

  2. L’articolo 7 vuole allungare i tempi previsti per il TSO, trattamento sanitario obbligatorio, dai sette giorni della legge attuale a 30 giorni, rinnovabili.
    “7. Il TSO per malattia mentale dura trenta giorni e si applica con la procedura di cui all’articolo 35 della legge 23 dicembre 1978, n. 833….”(ibidem)

  3. Nel progetto di legge il TSO e il TSOP sono effettuati anche in istituti privati.
    “Il TSO può essere effettuato:a) in condizione di degenza ospedaliera,nei servizi psichiatrici di diagnosi e cura b) in fase di prosecuzione della degenza, anche presso altri centri accreditati rispetto a quelli di cui alla lettera a….”
    ….
    Il TSOP è finalizzato alla possibilità di vincolare il paziente al rispetto di alcuni princìpi terapeutici quali l’accettazione delle cure e la permanenza nelle comunità accreditate….”
Cerchiamo di spiegare i motivi del nostro allarme
Il TSOP – nuovi piccoli manicomi?
Innanzitutto, ha tecnicamente senso parlare di “cura” della malattia psichica contro la volontà del paziente, che viene rinchiuso a questo scopo?
E’ su questa domanda che si gioca la differenza tra chi crede che la malattia psichica sia curabile anche solo con i farmaci, e chi invece ha dimostrato che oltre ai farmaci è indispensabile una relazione tra paziente e medico basata sulla fiducia e sulla parola. Senza, non è possibile un miglioramento profondo e duraturo della condizione del paziente. La guarigione inizia con la consapevolezza del disturbo da parte della persona, e con la condivisione del percorso di cura. Come puo’ stabilirsi un rapporto di fiducia con chi ti toglie la libertà? E quale riabiIitazione puo’ avvenire nella costrizione? La chiusura dei manicomi partiva dal principio che non è possibile curare senza libertà. Questo progetto rischia di portare alla ricostruzione di tanti “manicomi diffusi”.
Il TSO a 30 giorni
Il TSO non è uno strumento terapeutico; serve per il momento acuto, in cui la persona non si rende conto del suo stato e puo’ essere di danno a se’ o ad altri. Appena calmata la situazione di emergenza, inizia il lavoro degli operatori per ottenere il consenso alla cura. Inoltre, in caso di necessità anche con la legge attuale è possibile prolungare il TSO oltre i 7 giorni. Quale è dunque il senso di alzare a 30 giorni il periodo stabilito, se non quello di rendere piu’ facile ed automatico la contenzione del paziente?
La privatizzazione
Qual è la necessità di privatizzare i luoghi in cui si effettuano i trattamenti sanitari obbligatori? Il TSO è un intervento molto delicato, spesso doloroso e traumatico, che deve durare il meno possibile, per essere sostituito da una cura concordata con il paziente. Ma questo principio contrasta con il fatto che, inevitabilmente, il privato trae profitto dal prolungarsi delle degenze, e questo, come minimo, va a minare la fiducia del paziente rispetto alla situazione in cui si viene a trovare.
Sappiamo che la incompleta applicazione della legge 180 lascia sole molte persone, molte famiglie, e puo’dare alle persone un senso di insicurezza.
Non crediamo assolutamente, pero’, che la soluzione sia la riforma di una legge che l’Organizzazione Mondiale della Sanità e l Unione Europea indicano come modello da seguire.
La 180 deve trovare gli strumenti, anche culturali, per essere completata e applicata diffusamente. Come pazienti e familiari sappiamo bene che il percorso di riabilitazione che la legge 180 prefigura, quando è davvero applicato, è lungo e faticoso, richiede impegno e lavoro da parte degli operatori, dei pazienti, dei familiari, e anche della società, che si assume il disturbo psichico come un problema da affrontare e non da nascondere.
Ma sappiamo anche che rispetto al disturbo psichico non esistono facili scorciatoie, neanche quelle che sembrano piu’ “rassicuranti”.

venerdì 30 aprile 2010

(1 stagione) Puntata 21 del 30 aprile 2010

Proseguendo nell’intento di fare conoscere le iniziative messe a disposizione dalla regione e dalla provincia per i giovani, si propongono due interviste telefoniche. Prima facendosi raccontare di un progetto collegato alla regione. Poi intervistando l’assessore Salvatore Sanzo a proposito del progetto “Non stare alla finestra”. I pezzi musicali ascoltati sono del “L ‘associazione del Muggine d’Oro”, di cui due componenti sono stati intervistati la puntata precedente.



venerdì 23 aprile 2010

(1 stagione) Puntata 20 del 23 aprile 2010

Continuando a trattare l’argomento relativo alle offerte per il mondo giovanile, si comincia con il proporre delle interviste fatte ai ragazzi all’uscita da scuola. L’intento è confrontare le richieste ipotetiche dei ragazzi verso la regione e le proposte messe in atto dalla regione,che vengono illustrate da una componente dello staff dell’assessorato. Si prosegue il tema della puntata precedente: gruppi musicali giovanili, intervistando due ragazzi appartenenti allo studio di Punto Radio. I quali hanno gentilmente concesso di far ascoltare due loro pezzi musicali.



venerdì 16 aprile 2010

(1 stagione) Puntata 19 del 16 aprile 2010

In questa puntata si comincia a cercare di parlare delle realtà legate ai giovani. Si cerca di capire quale è la realtà musicale proposta ai giovani, sul territorio. Si intervista uno dei responsabili di un centro dove si può ascoltare musica:”La centrale”. Si ascolta la cover e si intervistano due componenti del gruppo KataKlisma, presenti in studio.



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